Catia Ghiraldelli
Catia Ghiraldelli è nata a Noale in provincia di Venezia il 3 giugno del 1967.
Trasferitasi a Castelfranco Veneto all’età di 7 anni, ha visto realizzare il suo più grande sogno: diventare insegnante della scuola primaria; ma mentre la sua vita veniva riempita dalla preziosa presenza dei bambini, una parte di lei riempiva fogli di scarabocchi nei momenti e nei luoghi più impensati. Quel gesto della mano l’ha accompagnata per molti anni, cercando di scoprire la sua vera strada, tra impegni di lavoro e di famiglia fino a quando, nel periodo del covid, un video su YouTube colpì la sua attenzione: flussi di colore colavano nelle più disparate maniere sulle candide tele creando delle opere a dir poco magiche. E da quel momento ha iniziato a studiare la tecnica della Fluidart ancora poco diffusa in Italia.
Armata di tutto ciò che avrebbe potuto far danzare il colore su quelle tele, ha continuato a sperimentare tutte le tecniche fino ad oggi, suscitando curiosità nei confronti di chi, fermandosi ad osservare le sue opere, chinava il capo a destra e a sinistra per cercare di carpire i segreti della tecnica usata e viaggiava con l’immaginazione per costruire il suo significato. Questo è il momento più bello per Catia: rapire e fare propri quegli sguardi. Curiosa per natura, ha iniziato a sperimentare anche altre forme di arte astratta come la spatola e il materico.
Il suo percorso è iniziato da poco e da circa un anno fa parte del Circolo arte libera di Castelfranco Veneto dove ha potuto partecipare a qualche mostra collettiva.
La frase che rappresenta la sua passione è: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è” (Paul Klee).